Il vasaio e la sua arte

Anfora-romana

L’antichissima arte del vasaio oggi a distanza di più di 4000 mila anni di storia non ha perso assolutamente il suo fascino. Ella nel suo ricco laboratorio di idee offre spazio anche a chi vuole realizzare un bel servizio di caffè e farlo con le proprie mani. Se ci si pensa bene da una forma cilindrica si può realizzare circa il 90% di oggetti che servono per arredare una casa.
Lampade, caraffe, anfore, servizi da the, insalatiere, pirofile, lampadari, svuota tasche porta ombrelli, e molto altro è possibile realizzare tramite il tornio. Utilizzando vari tipi di argilla fra cui anche la creta raku. Uno su tutti il vaso che oltre ad essere un oggetto di decoro se concepito come recipiente ha veramente infinite utilità.

Come fare un vaso

Ma come si fa un vaso o meglio un cilindro che poi possa diventare, tazza caraffa otre o damigiana? Semplicissimo: si prende un pò di argilla e la si impasta, il giusto da renderla  malleabile; poi si piazza sul disco del tornio e la si sfila tirandola su. Una volta presa dimestichezza con la centratura della palla di argilla sul disco si può iniziare a intraprendere un discorso più serio nella disciplina del vasaio. Fra le prime opere da portare a compimento vi è senza dubbio l’esercizio della ciotola.
Si passa da dimensioni minime a vere e proprie sfide di equilibrio fra acqua e argilla. Per poter tirare su degli oggetti cilindri o coppe che siano il torniante deve impiegare un uso massiccio di acqua. La volumetria dell’impasto di conseguenza aumenta ma aumenta anche la probabilità di fare cadere il pezzo se è troppo idratato. Stirare la creta verso l’alto, raggiungere la sua massima estensione, dargli una forma semi bombata e poi utilizzando una miretta rimuovere tutta l’acqua in eccesso presente nell’impasto di argilla.

L’asciugatura del vaso e la giusta consistenza

Questo procedimento è necessario per render l’asciugatura del vaso più rapida oltre che per controllarne meglio la sua consistenza. Il lavoro si potrebbe già considerare concluso qui, ma per valorizzare la propria opera è sempre bene mettere dei manici. Così facendo un qualunque vaso si può trasformare in anfora o caraffa a seconda dei fini.
Una volta raggiunta la durezza cuoio, come tutti i lavori di ceramica i pezzi vanno in cottura e successivamente saranno decorati per le varie finalità a cui sono destinati. Come in tutte le maestrie è indubbio che per poter realizzare una qualunque forma è richiesto un minimo di esercizio. Ma mantenere un equilibrio fra ciotola e mente e stabilire un bilanciamento anche nella respirazione con la propria opera, ha sicuramente un fascino incredibile.

Tornio e creta
Laboratorio di Tornio

Nel laboratorio di 400mq sito in Roma nord in Via Tieri 215, da ELLA bottega dell’arte, la ceramica è utilizzata in  ogni sua forma.

Intraprendere un corso di tornio da Ella non richiede nessun tipo di esperienza pregressa con l’argilla. I tornianti seguiti dal maestro Mario Patarino seguiranno un percorso individuale che li porterà poi alla piena autonomia e realizzazione delle proprie opere.
Tra le opere di maggior spicco che poi si potranno portare a casa dopo gli esercizi non primeggiano necessariamente le anfore o le giare di un diametro di larghezza. La prima gratificazione dei corsisti si vede già da subito, dal momento in cui riescono a realizzare i primi utensili anche da uso domestico.